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Diversi sono i tipi di estintore, a seconda del tipo di estinguente presente al loro interno. Conoscerne le caratteristiche aiuta l'utente nella scelta dell'estintore più adatto alle proprie esigenze.

Estintori a polvere
Sono disponibili in varie dimensioni, da quelli più piccoli da 1 Kg a quelli carrellati da 250 Kg, ma i più diffusi negli impianti industriali sono quelli da 6, 12, 50, 100 e 250 Kg. Per le grandezze superiori ai 12 Kg, questi estintori sono carrellati; il carrello del modello da 250 Kg è adatto ad essere trainato da un veicolo. Principalmente sono estintori a polvere polivalente ABC (se ne viene garantita la dielettricità, è possibile usarli anche su fuochi di classe E, ma il loro utilizzo in questo caso è sconsigliato dato che i loro residui potrebbero compromettere il funzionamento delle apparecchiature elettriche). È bene inoltre ricordare, prima di scegliere uno di questi estintori, che le polveri a base di monofosfato ammonico sono aggressive nei confronti del rame e delle sue leghe.
La polvere è contenuta in un serbatoio all'interno dell'estintore e per l'espulsione viene pressurizzata con gas. Gli estintori a polvere portatili possono essere pressurizzati o a bombolina interna. In quest'ultimo caso, l'estintore a polvere è dotato anche di una bombola esterna di anidride carbonica, compressa e liquefatta, di circa 300 g. Il recipiente contenente la polvere è costruito in lamiera di acciaio collaudato a 40/50 bar con valvola di sicurezza tarata a circa 18 bar.
L'estintore pressurizzato è costituito da un recipiente che contiene la carica e da un gruppo valvola completo di tubo pescante e manichetta. L'agente estinguente al suo interno è pressurizzato con azoto a 12-14 bar. È possibile controllarne la pressione tramite un manometro vicino alla valvola. Il serbatoio che contiene l'agente estinguente è solitamente lo stesso che contiene il gas pressurizzante, quindi la pressione è mantenuta costante. È un tipo di estintore diffuso nelle installazioni civili.

Estintore ad anidride carbonica (CO2 o biossido di carbonio)
L'estintore ad anidride carbonica è estremamente diffuso. Le sue dimensioni vanno dai 2 ai 60 Kg di carica. L'anidride carbonica contenuta all'interno dell'estintore è allo stato liquido e compressa. Sulla cima della bombola è presente una valvola corredata di pescante che permetterà la fuoriuscita del getto di anidride carbonica liquida attraverso un diffusore a cono. Gli estintori a CO2 sono riempiti per il 75%, per il 67% nei climi molto caldi o dove possono essere esposti a forte irraggiamento.
Dato che l'anidride carbonica allo stato liquido raggiunge delle temperature molto basse, questo estintore non andrebbe mai usato direttamente sulle persone, poiché potrebbe causare delle gravi ustioni. Allo stesso tempo, l'operatore faccia attenzione a non provocarsi ustioni alle mani durante il suo utilizzo. È bene ricordare inoltre che alte concentrazioni di biossido di carbonio in un ambiente chiuso non permettono la funzione respiratoria umana. Questi estintori sono anche detti “a neve” o “a ghiaccio”, per il fatto che quando l'anidride carbonica fuoriesce dall'estintore si condensa in fiocchi bianchi che sublimano molto velocemente.

Estintori a schiuma
Gli estintori a schiuma sono particolarmente indicati per i fuochi di classe B. Durante il loro impiego, ricordarsi di indirizzare il getto verso la parte interna del contenitore del liquido infiammabile e non nella direzione del liquido stesso, onde evitare schizzi e quindi la propagazione dell'incendio, e in modo tale che la schiuma ricopra tutta la superficie del liquido, soffocandolo e impedendo così la combustione. A differenza degli estintori ad anidride carbonica, questi permettono la respirazione.
Se non sono presenti anticongelanti all'interno degli estintori a schiuma, questi non sono adatti a incendi di classe E, o in ambienti al di sotto dei -5°, data l'alta concentrazione di acqua che compone la schiuma.