L'aumento del riscaldamento globale è una questione che preoccupa il mondo intero da diversi anni. Per questo motivo, è stato firmato un trattato internazionale, il protocollo di Kyoto, per garantire la diminuzione di gas pericolosi per l'atmosfera come il biossido di carbonio, il metano, il protossido di azoto ei gas fluorurati. A seguito di ciò, il 17 maggio 2006 l'Unione europea ha emesso il regolamento (CE) n. 842/2006, riguardante gli F-gas (idrofluorocarburi, perfluorocarburi ed esafluoruro di zolfo). Tale regolamento, corredato da 10 atti di esecuzione della Commissione, riguarda l'intero ciclo produttivo di questi gas.
Effetto serra
Ma cos'è e come funziona l'effetto serra? L'energia prodotta dal Sole che colpisce la Terra viene respinta solo in minima parte (30%), il restante 70% viene assorbito dalla crosta e dall'atmosfera terrestre. Questo processo permette al nostro pianeta di aumentare la temperatura superficiale e permette lo sviluppo della vita come la conosciamo. La crosta terrestre rilascia nuovamente questa energia alla fine del processo, sotto forma però di onde lunghe, che non possono penetrare gli strati atmosferici e vengono assorbiti da taluni gas. In questo modo, la temperatura si alza ulteriormente. Nell'ultimo secolo, la presenza di questi gas nell'atmosfera è aumentata a causa dell'attività umana. Si calcola che in cento anni la temperatura si sia alzata di quasi un grado.
I gas fluorurati
I gas fluorurati trattati dal regolamento n. 842/2006 si sono diffusi negli ultimi anni come ottimi sostituti di altri gas estremamente nocivi per lo strato di ozono (clorofluorocaburi, idroclorofluorocarburi), a loro volta regolamentati dal protocollo di Montreal.
Gli idrofluorocarburi sono i più diffusi. Vengono usati come refrigeranti negli impianti di refrigerazione e di condizionamento dell'aria e nelle pompe di calore, come agenti espandenti per schiume, come agenti estinguenti in sistemi antincendio, come propellenti per aerosol e come solventi.
I perfluorocarburi vengono usati in diversi settori, come l'industria dell'elettronica, il settore cosmetico o quello farmaceutico.
L'esafluoruro di zolfo viene usato nella produzione di magnesio e alluminio e come gas di isolamento nei commutatori.
Chi è interessato al presente regolamento
- produttori, importatori ed esportatori di gas fluorurati;
- fabbricanti e importatori che immettono in commercio nell'UE taluniprodotti e apparecchiature contenenti gas fluorurati;
- utilizzatori di SF6 nella pressofusione del magnesio e per il riempimento degli pneumatici;
- operatori di talune apparecchiature e sistemi contenenti gas fluorurati;
- personale tecnico e imprese coinvolti in determinate attività collegate ad apparecchiature contenenti gas fluorurati.
Apparecchiature interessate dal regolamento
- impianti fissi di refrigerazione, di condizionamento d’aria e pompedi calore, tutte contenenti refrigeranti simili. Tutte queste apparecchiature possono essere utilizzate sia da privati che da aziende, le loro dimensioni e la quantità di gas utilizzata variano considerevolmente;
- impianti fissi di protezione antincendio ed estintori;
- quadri e apparecchi di manovra (commutatori) di alta tensione;
- apparecchiature contenenti solventi.
Come individuare i refrigeranti contemplati dal regolamento
In ambito domestico, sono più diffuse apparecchiature che utilizzano idrocarburi come refrigeranti, che quindi non sono contemplati dal regolamento. Gli F-gas cominciano ad essere più utilizzati per macchinari di dimensioni più considerevoli, come le vetrine frigorifere utilizzate nei supermercati, anche se convivono con apparecchi a propano, isobutano o CO2.
Per quanto riguarda i condizionatori d'aria, tendono ad utilizzare più facilmente i gas fluorurati, anche se condizionatori ad anidride carbonica, isobutano, propano e propilene stanno prendendo sempre più piede.
Anche nei casi delle pompe di calore gli F-gas sono sempre più sostituiti da gas alternativi.
Tutti i gas utilizzati nei sistemi di refrigerazione sono contrassegnati da una sigla, riportata sull'etichetta dell'apparecchiatura. La tabella presente nell'opuscolo ci permette di individuare le sostanze più comuni.
Ma le apparecchiature possono anche contenere delle miscele. Per essere contemplata dal regolamento, una miscele deve 1) contenere almeno un gas fluorurato ad effetto serra, o 2) avere un GWP (potenziale di riscaldamento globale, calcolato sul potenziale di riscaldamento globale dell'anidride carbonica) complessivo superiore a 150.
Per quanto riguarda la quantità, la Commissione considera principalmente la struttura tecnica, cioè il circuito stesso, come serie di componenti e tubazioni che formino una struttura continua attraverso la quale gli F-gas possono fluire. Se due apparecchiature vengono utilizzate allo stesso fine ma i loro circuiti sono separati, saranno considerate come due sistemi diversi.
In caso di dubbi, rivolgersi al fornitore.
L'operatore responsabile
L'operatore responsabile dell'apparecchiatura è chi ha libero accesso all'impianto, il controllo sul funzionamento e sulla gestione ordinari e chi ha il potere di decidere in merito a modifiche tecniche e alla modifica delle quantità di gas fluorurati nell'impianto. Solitamente, l'operatore coincide con il proprietario per quanto riguarda le apparecchiature ad uso domestico, mentre nelle industrie è una persona giuridica che impartisce semplici istruzioni ai dipendenti riguardo il funzionamento dell'apparecchio. Ci possono essere dei contratti con imprese di assistenza per quanto riguarda la riparazione e la manutenzione.
L'operatore è tenuto a rispettare degli obblighi, stabiliti in base alla quantità di F-gas contenuta nel sistema. La tabella 3 all'interno dell'opuscolo è esplicativa di tali obblighi.
Tali obblighi sono:
- garantire la corretta installazione, manutenzione o riparazione dell'apparecchiatura. È un obbligo valido per tutte le apparecchiature utilizzanti gli F-gas.
- prevenire e riparare le perdite. Anche questo è obbligatorio per tutte le apparecchiature.
- controllare le perdite a intervalli regolari. Questo obbligo si limita agli operatori di apparecchiature che utilizzano una quantità di F-gas superiore ai 3 Kg. In caso di perdita, l'operatore è tenuto ad assicurarsi che la riparazione venga eseguita non appena possibile e che, dopo la riparazione, sia effettuata una prova di tenuta con azoto esente da ossigeno o altro gas secco, se ritenuto necessario. Entro un mese dalla riparazione, va eseguito un controllo di verifica. In caso di apparecchiature di nuova installazione, deve essere effettuato da personale certificato un controllo in base ai requisiti standard di controllo delle perdite immediatamente dopo la loro messa in funzione.
- installare sistemi di rilevamento delle perdite. Tale obbligo è valido solo per apparecchiature che utilizzino più di 300 Kg di F-gas. Va presa in considerazione la norma EN 378 e le norme cui si fa in essa riferimento. Non appena il sistema di rilevamento rileva una perdita, va eseguito un controllo dell'impianto che deve essere riparato.
- tenere un registro. Tale obbligo vale per gli apparecchi che utilizzino più di 3 Kg di F-gas. Per quanto riguarda i contenuti del registro, rimandiamo al link del pdf nel nostro sito.
- recuperare il refrigerante prima dello smaltimento definitivo dell'apparecchiatura e durante le operazioni di manutenzione o di riparazione.
L'installazione, la manutenzione, la riparazione, il controllo delle perdite di applicazioni contenenti più di 3 Kg di gas fluorurati e il recupero di gas fluorurati devono comunque essere effettuati da parte di personale certificato.