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Come ogni processo chimico, la combustione lascia delle sostanze. Andremo nel dettaglio a vedere quali sono queste sostanze.

I GAS
I gas di combustione sono i residuati più pericolosi per la salute umana. I residui della combustione, infatti, dipendono dalla composizione chimica originaria dei materiali combustibili e, dato che la maggior parte dei combustibili sono a base di carbonio, spesso vengono a formarsi due gas molto nocivi per il corpo umano: l'anidride carbonica e l'ossido di carbonio. Il vapore acqueo non è considerato gas di combustione, dal momento che non appena si ristabilisce la temperatura originaria, il vapore acqueo ritorna allo stato liquido.
Ma non sono i soli gas che possono essere prodotti da una combustione.

 

Ossido di carbonio
L'ossido di carbonio, o monossido di carbonio, o ossido carbonico, si va a formare a seguito di una combustione dove è presente carbonio e una scarsa quantità di ossigeno (quindi soprattutto in ambienti chiusi o poco areati). L'ossido di carbonio va ad alterare direttamente la composizione del sangue, poiché si lega direttamente all'emoglobina e ne impedisce il corretto trasporto di ossigeno ai tessuti. La morte sopraggiunge dunque per asfissia. Basta una concentrazione dell'1,3% per provocare incoscienza nel giro di pochi istanti e la morte in pochi minuti. Respirare monossido di carbonio ad una concentrazione dello 0,05% può portare alla morte in 3 ore. È assolutamente inodore, incolore e insapore.
Anidride carbonica
L'anidride carbonica è un gas asfissiante che viene prodotto in grandi quantità durante gli incendi generici se c'è un'alta concentrazione di ossigeno. L'accelerazione della respirazione è tra gli effetti che produce sull'organismo umano. Di conseguenza, se la combustione ha prodotto altri gas tossici, la presenza di anidride carbonica contribuisce a una loro maggiore inalazione. Una concentrazione del 10 % di anidride carbonica nell'aria è letale.
Idrogeno solforato
Se il materiale combustibile che ha provocato l'incendio conteneva zolfo, uno dei gas prodotti è l'idrogeno solforato. È proprio allo zolfo che si deve l'odore particolare di questo gas, simile alle uova marce, odore che sparisce nel giro di pochi istanti. Una concentrazione tra lo 0,04% e lo 0,07% è più che sufficiente a provocare vertigini e vomito. L'idrogeno solforato in una concentrazione maggiore attacca il sistema nervoso e ne provoca il blocco, oltre a provocare affanno. Lo zolfo è presente in materiali quali la lana, la gomma, le pelli, la carne e i capelli.
Anidride solforosa
Gas che si forma a seguito di un incendio causato da un combustibile contenente zolfo (lana, gomma, pelli, carne, capelli, ecc.) e contatto con una grande quantità di aria. Normalmente viene prodotto in quantità modeste, a meno che l'incendio non sia causato direttamente da zolfo puro. È un gas che irrita le mucose degli occhi e le vie respiratorie, e una concentrazione dello 0,05% nell'aria basta per poterlo considerare pericoloso.
Ammoniaca
Si forma nella combustione di materiali contenenti azoto, come la lana, la seta, l'acrilico, materiali fenolici o resine melamminiche. Irrita occhi, naso, gola e polmoni. È sufficiente un'esposizione di mezz'ora a una concentrazione di ammoniaca nell'aria dello 0,25-0,65% perché l'organismo riporti gravi danni duraturi. In certi casi subentra la morte.
Acido cianidrico
Viene prodotto soprattutto dalla combustione di lana, seta, resine acriliche, uretaniche o poliamminiche, quando l'ossigeno che alimenta il processo è scarso. È un gas altamente tossico, basta una concentrazione dello 0,3% nell'aria per portare alla morte, ed ha un caratteristico odore di mandorle amare. Lo ione cianuro di questo gas reagisce direttamente con le cellule e ne blocca la respirazione. A causa della sua tossicità, è necessario indossare protezioni quando si interviene in locali in cui si è sprigionato questo gas.
Acido cloridrico
L'acido cloridrico si sviluppa a seguito di incendi di materiali plastici, che spesso contengono cloro. È un acido corrosivo per i metalli, e in più di un incendio è stata osservata la corrosione di metalli presenti nella zona. È estremamente tossico, lo 0,01% di acido cloridrico disciolto nell'aria impiega solo mezz'ora per uccidere un essere umano. Viene avvertito facilmente, dato che irrita immediatamente le mucose ed ha un odore pungente.
Perossido di azoto
Anche questo è un gas molto tossico, come l'acido cloridrico, lo 0,02-0,07% di perossido di azoto nell'aria risulta mortale in pochi minuti. È un vapore nitroso di colore rosso-bruno che si forma a seguito di combustione di materiali contenenti azoto, quali la nitrocellulosa, il nitrato di ammonio o altri nitrati organici.
Aldeide acrilica
Questo gas si forma in combustioni di materiali derivati dal petrolio, oli o grassi. È altamente tossico ed irritante. Concentrazioni superiori a 10 p.p.m. (parti per milione) possono essere mortali.
Fosgene
Come l'acido cloridrico, anche il fosgene, o cloruro di carbonile, si sviluppa a seguito di combustione di materiali plastici o altri che contengono cloro, soprattutto se l'incendio si verifica in un luogo chiuso. Ha un odore di fieno ammuffito ed è incolore. Fosgene concentrato nell'aria per lo 0,003% risulta letale respirato per mezz'ora. Nonostante questo, gli effetti non si presentano immediatamente, ma tra le 24 e le 72 ore dopo l'esposizione. Dopo l'inalazione, reagisce con l'acqua presente nel tratto respiratorio e si scompone in monossido di carbonio e acido cloridrico, provocando la morte per una combinazione di emorragie interne e insufficienza respiratoria.