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Per capire come si diffonde un incendio in un'area boschiva, e le probabilità che ha di diffondersi e in quali direzioni, si tiene conto della topografia del luogo, oltre che del tipo di vegetazione che si trova nell'area. Gli incendi si possono suddividire a seconda della loro modalità di espansione nell'area. Gli incendi sotterranei si nutrono di radici e materiale organico sotterraneo. Possono bruciare anche per mesi di una combustione molto lenta. Gli incendi superficiali vengono alimentati dalla vegetazione del sottobosco, oltre che da materiale combustibile trovato a terra, come foglie e rametti morti. Gli incendi a scala permettono al fuoco di passare dal sottobosco al livello delle chiome. Si sviluppano grazie ad alberi più piccoli rispetto agli altri, a tronchi caduti, a viticci e a piante invasive. Gli incendi a corona, o aerei, sono quegli incendi che si trovano a livello delle chiome, e si nutrono delle chiome degli alberi più alti e dei muschi e delle piante aeree che li infestano. La possibilità o meno che si sviluppino dipende dall'intensità e dalla diffusione degli incendi superficiali e a scala.
Gli incendi in ambienti naturali si diffondono molto velocemente: arrivano a 10,8 Km/h nei boschi e a 22 Km/h nei tappeti erbosi. Possono avanzare, arretrare, e diffondersi tramite spotting: dei tizzoni vengono "sparati" dall'incendio nella vegetazione circostante e appiccano il fuoco in punti più lontani (in alcuni casi anche a 10 Km di distanza). In questo caso, il fuoco può superare anche barriere naturali, come corsi d'acqua, strade o punti in cui la vegetazione è assente.